LA CASA DI MICOL - INCOLMABILE....

21 gennaio 2012

NON CREDO ALLE FAVOLE

"mamma, vieni a farmi fare la nanna?"

"Amore sto arrivando!"

Rimbocco le coperte alla mia piccola e ci facciamo un pò di coccole e prima di sciogliere il suo forte abbraccio che mi tira i capelli mi chiede:

"mamma mi vuoi bene?"

raccolgo fra i resti buoni di una giornata di detriti un bel sorriso, ci guardiamo occhi negli occhi poi sotto un bacione le rispondo:

"Tu sei l'amore mio, certo che ti voglio bene, anzi di più ti adoro... ed ora sotto le coperte e nanna!"

La mia piccola chiude gli occhi, succhia il pollice e con l'altra mano si accarezza una ciocca boccolosa...

Mi appare ancora più fragile e piccina, lei è la mia bambina.

Lei vuole che le stia accanto finchè i sogni non vengono a chiederle di andare a giocare.

Qualche volta come è accaduto ieri notte, sotto il movimento di suzione, fra le labbra e il dito vedo spuntare un sorrisino birbante.

"Cosa c'è, dai dormi è tardissimo!"

"mamy, perchè non mi racconti più le favole come facevi prima?"

"perchè mamy è tanto stanca, e ancora devo fare in cucina tante cosucce..."

"dai mamy... se non mi racconti una favola io non dormo1"

Detto questo si mette seduta sul letto con le bracine incrociate e l'aria testarda.

Ok! sono momenti questi che mi chiedo dove tiro fuori tanta pazienza, ma lei è la mia piccolina e voglio che viva nel possibile una dolce infanzia.

Così prendo il libro "365 favole della buonanotte - una favola per ogni notte dell'anno" apro il libro a caso e... "no mamy, devi leggermi quella di oggi, quella con la data di oggi!"

"Amore mio, visto che devo leggere e la voglia non è tanta fammi almeno leggere qualcosa che piacia anche a me!"

lei si butta all'indietro sul cuscino sbiasciccando un Ok! come per dirmi ..."vabbè te la lascio passare!"

In genere si addormenta quasi subito, altre volte è così attenta e vigile che mi corregge se io per finire in fretta la favola salto per così dire furbescamente qualche frase o solo qualche termine.

La verità è che da un pezzo non amo le favole. Forse non le ho mai amate,  ma oggi come oggi, con il vissuto che mi appartiene le trovo di un''ipocrisia allucinante.

Ora racconto una favola per fare un esempio.

C'era una volta una giovane donna che si affacciava alla vita, piena di belle speranze, di entusiasmo e volontà. La famiglia la indirizzò negli studi perchè fosse sicuro un domani lavorativo. Divenne ragioniera, nonostante la sua indole propendeva per le Arti.

Cosi fra tante peripezie e lavori precari, concorsi e colloqui arrivò la tanto sospirata assunzione nel posto "fisso".

(continua....)


[...a che serve continuare? NON E' UNA FAVOLA "E VISSERO TUTTI FELICI E CONTENTI"!...non lo è nemmeno un pò!]


THE END

    02/04/2009 - 12:30 



1 commento:

micolforever ha detto...

Commenti
#2 23:39, 05 aprile, 2009
#già#.........
MicolForever
#1 17:23, 04 aprile, 2009
...stretta la foglia...larga la via...dite la vostra...che io ho detto la mia...

***certe favole finiscono così***
scrivendodinoi