LA CASA DI MICOL - INCOLMABILE....

21 gennaio 2012

Un cappello di tulle rosa antico a larghe tese

Guardavo sulla strada dalla finestra qualche minuto fa.

Un cane col passo un pò sbilanciato camminava di lato, la lingua di fuori e piccole nubi di vapore affiancavano il suo muso.

"Dove vai? Hai un appuntamento? Oppure vai così dove il fiuto ti porta?"

Il cane ha una strada di odori da seguire come traccia del suo percorso.

... e noi? Noi  dotati del libero arbitrio cosa seguiamo? Forse anche noi degli odori che ci sono familiari o forse siamo attratti da quelli sconosciuti?

La curiosità.

Ho sempre pensato fosse il moto essenziale che scatena entusiasmi e pulsioni, progetti e illusioni.

La curiosità.

Anche tu, cane sei curioso?! Stava rovistando dentro ad una busta incautamente lasciata sul ciglio della strada accanto al cassonetto differenziato. Cosa ci sarà dentro?

Forse un tozzo di pane scarto di una cena, oppure un osso ancora polposo da rosicchiare... ti è andata bene eh! cane?

... e a me è andata bene?

Ho trovato anch' io una busta contenente dei rifiuti e ne ho fatto il più bello dei doni.

C'era un vecchio cappello a larghe tese, me lo ricordo ancora.

Lo regalò una vecchia signora a mia madre perchè lei lo indossasse ad un matrimonio.

Era rivestito di tulle e organza dalle tonalità del rosa antico e cipria e aveva un nastro color cacao, un'applicazione di fiori dello stesso tessuto in varie tonalità dei rosa più delicati, avorio e uno purpureo.

Lo trovai dentro un vecchio baule dove mia madre conservava abiti  dismessi o fuori moda, insieme a ricordi sbiaditi che odoravano di naftalina.

Quando lei era assente per il lavoro avevo i pomeriggi per me e indossavo quel cappello, un paio di scarpe bianche a punta con una fibbia d'acciaio e poi un abito di fine tessuto a fiori e una lunga collana di perle.

Ballavo davanti allo specchio dell'immenso armadio nella camera da letto dei miei genitori.

Sulla radio di radica c'era un piatto per i 33 giri, accanto una collezione di dischi, aprivo un cofanetto che raccoglieva le liriche di cui mio padre era geloso.

Stavo molto attenta a non graffiarli, alzavo il braccetto del giradischi con grande cautela, facevo girare il piatto dove avevo posato il 33 giri e con delicatezza lasciavo che la polvere si fermasse sotto la forza elettrostatica di una piccola spugna di tessuto che pareva velluto marrone scuro. Dopo la musica si diffondeva ed era Verdi, Puccini oppure Chopin, Beethoven e tante tantissime note aeree riempivano i miei sogni di bambina.

La Callas, del Monaco tenori e soprani... voci d'angeli a gonfiare il mio petto.

Ballavo e cantavo. Allenavo la mia estensione vocale per l'esibizione della domenica mattina. Voce solista nel coro della Chiesa.

Cosa c'era d'altro in quella busta? Una bambola dagli occhioni verdi e le trecce rosso arancio, indosso aveva un abitino con tanti piccoli fiori colorati e le scarpine bianche... era sempre scalza ed era così morbida che la stringevo a me perchè danzasse con me.

Lei non ha potuto seguirmi nel viaggio che mi ha portato lontano da quei luoghi. Era un oggetto inutile per gli adulti, sarebbe stato d'ingombro nelle scatole e arredi che attraversarono il mare in un grande camion.

E' rimasta di là ... è rimasta là anche una bambina, che rovistava negli armadi e nei bauli... nemmeno per lei è stato pagato un biglietto perchè attraversasse il mare.



Dolce piccola bambina con il cappello rosa antico che nascondeva  boccoli scuri... ti ricordo sai?

Sei bellissima!

continua a  sognare, ti voglio  bene!


Autore » © MicolForever



11/03/2009 - 23:29

1 commento:

micolforever ha detto...

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Commenti
#3 12:26, 26 marzo, 2009
POST IT:
prova "tag" autore
MicolForever
#2 00:19, 13 marzo, 2009
io e te ... senza parole? sarebbe come dire un cellulare senza audio o un pc senza tastiera... ;)
giornata piena... pienissimaaa!!
tra colloqui a scuola, ufficio postale e corse varie, sono distrutta ... ed ora a nanna!
t'abbraccio forte forte my little fairy
grazie!
Bon nuit!
MicolForever
#1 09:25, 12 marzo, 2009
senza parole...
scrivendodinoi