LA CASA DI MICOL - INCOLMABILE....

10 gennaio 2012

E' SOLO UNA QUESTIONE DI RUMORE

E' da sempre così, certi giorni mi accanisco cercando delle spiegazioni, in altri penso che sia questa la vita che per me è stata scritta e sia inutile cercare risposte, che poi mi ci vorrebbero altre due vite per trovarle a darmi soddisfazione.

Mi annullo cercando di non pensare e se proprio la mente ha bisogno del suo costante motore acceso, allora cerco di sprofondare in sogni vigili e mi racconto storie fantastiche.

Così è tornato questo vortice di assenza che m' inghiotte e dopo giorni di lotta e di pensiero libero, mi sono lasciata prendere dalle caviglie e fatta tirare giù.

Non ho la forza di oppormi, mi guardo allo specchio e vedo rotolare giù le lacrime sopra un'espressione tutto sommato serena o probabilmente sarebbe più giusto dire: assente.

Sono quei giorni in cui mi domando dove sono realmente.

Ho solo bisogno di panorami semplici fatti d'aria e di sole, un cielo terso sopra profili netti che contrastano l'orizzonte, ho bisogno soprattutto di me stessa e far tacere la centrifuga che la mia mente conduce in un programma continuo che consuma ogni energia, pretendendomi schiava tanto da rendermi sgomenta quando il motore cede un attimo al silenzio e alla pace e allora sto come disorientata e mi chiedo:

Cos'è questa pace, questa quiete?... Che succede?

Ma ora non vivo quella pace e mi domando dove e cosa sono.

Sono il profilo di una nuvola che ha assunto una forma contratta.

Sono nel filo d'erba che la forza di un passo ha piegato, un pò ingiallito, ma non spezzato.

Sono quel fiore che avresti fatto bene a recidere ed invece hai strappato con tutte le radici e pietosamente messo dentro un vaso.

Sono quel nido che ha accolto due piccole uova e ne ha fatto grandi bambini.

Sono quel ramo che proteso verso il cielo non è mai riuscito a toccarlo.

Chi sono ancora?

Sono l'onda che travolge con la sua forza che vorrebbe fagocitare vita e amore.

Sono l'immenso fra le tue braccia in pochi minuti d'amore e poi sono la fuggiasca, il silenzio e la colpa, la bambina e la donna, quello che non sono e quello che sarei potuta essere...

...e tutto questo fa un gran rumore, una confusione di voci che s'alzano una sull'altra, volti d'amare e quelli da cancellare, tenebre e luce, gioia e dolore.

Tutto questo lo senti? Tu che mi siedi accanto, puoi sentire tutto questo?

No, non credo tu lo stia sentendo, lo deduco dall'espressione che hai, affondato come sei dentro un qualsiasi altro pensiero diverso da noi.

Invece io non devo faticare neppure tanto per sentirlo arrivare.

Forse riuscirò a domarlo ed è un rumore che lentamente si affievolisce, si addolcisce, si manifesta in calore diffuso e si trasforma in suono, produce vibrazioni che l'udito più intimo percepisce ed è più vicino di quanto possa sembrare.

Lo è anche in questo istante mentre ti volti di lato per rivolgere il tuo sguardo dentro il mio divenuto fessura liquida e scura.

Non puoi accorgerti di quanto sia immersa in quel suono che esilia e di come seguo tracce percettibili anche se in lontananza, perchè per uno strano gioco del destino sin da bambina la vita mi ha allenato d'esser qui e contemporaneamente altrove.

E' solo una questione di rumore, no mi correggo: è solo una questione di suoni, compresi in un' Opera denominata Amore!
Mic_Oph



18/09/2007 - 17:04

1 commento:

micolforever ha detto...

#2 12:03, 20 settembre, 2007
Solo tu potevi dedicarmi tempo per questa mia elucubrazione... dolcissima non ci arrenderemo!
NON LO FAREMO MAI...
CREDICI con me!
... e tu non andrai mai via... rimani...rimarrai costantemente in me!
tvbttt :** baciotti_ otti_ otti!

MicolForever


#1 02:02, 20 settembre, 2007
Mi annullo cercando di non pensare e se proprio la mente ha bisogno del suo costante motore acceso, allora cerco di sprofondare in sogni vigili e mi racconto storie fantastiche.

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Forse riuscirò a domarlo ed è un rumore che lentamente si affievolisce, si addolcisce, si manifesta in calore diffuso e si trasforma in suono, produce vibrazioni che l'udito più intimo percepisce ed è più vicino di quanto possa sembrare.
Lo è anche in questo istante mentre ti volti di lato per rivolgere il tuo sguardo dentro il mio divenuto fessura liquida e scura.
Non puoi accorgerti di quanto sia immersa in quel suono che esilia e di come seguo tracce percettibili anche se in lontananza, perchè per uno strano gioco del destino sin da bambina la vita mi ha allenato d'esser qui e contemporaneamente altrove.
E' solo una questione di rumore, no mi correggo: è solo una questione di suoni


quanto mi ritrovo nelle tue parole.
e quante madri che ho perso, rivedo tra le lacrime.
quante donne siamo?
quante eravamo?

ho paura di tanto ripiegare.
promettimi che non ci arrenderemo?

ne ho bisogno.
DEVO crederci.

un bacio con schiocco, ma senza eco.
perché non se ne va, rimane. rimane.

;-**
manuelac80