LA CASA DI MICOL - INCOLMABILE....

08 gennaio 2012





CANTO DI OPHELIA

Inebetita spargo

dei fiori i petali mortali

e la ragione

è stata avvelenata

dalla stretta azzurra

delle spire di serpe.

Delirio su pagine

e pagine

ancora pagine

(pagine)

-pagine-

/pagine/

di poeti dannati,

empatie, solitudini,

rinunce, falsità,

tradimenti, delusioni

sull'amore

dall'amore

nell'amore

amore,

amore.

AMORE!!!

Parole

senza tempo,

rimosse dal vento,

portate dal pianto,

incatenate da fede,

speranza e carità.

Dio!

Spada di Damocle,

flebili candele accese

su stanze buie,

danza e rogo di tulle.

Colpisci e affonda

dentro questo cuore cieco,

dentro questo palpitare muto

che pur mi assorda,

fa cessare ogni lamento.

Pietà!

Consuma la colonna

che tiene ancora in piedi

questo corpo che di sola anima

vivrebbe in eterno.

Ma non è questo il cibo,

non è lo stesso fosse acqua

a spegnere il fuoco dell'Ade

che mi arde.

Ed ora,

quale riso abbonda

in quella me che si riconosce

nel vagare disperato

attraverso sentieri segnati

da dinoccolati piedi nudi

e nel canto di Ophelia

che nella follia ossessa

- PAZZA! -

mi urla addosso.

Micol


22/08/2007 - 11:40

1 commento:

micolforever ha detto...

15:00, 25 agosto, 2007
ciao Poeta!
MicolForever

#1 13:06, 24 agosto, 2007
ciao pazzarella
GiuseppeD