LA CASA DI MICOL - INCOLMABILE....

14 novembre 2011

postato da MicolForever alle ore 12:09
mercoledì, 09 novembre 2011




No mammotta mia non me lo posso ricordare, però sono sicura che in quel mentre che papà ci teneva in posa per immortalare quell'attimo tu l'hai detto, perchè nel tempo a venire te lo sentii dire ai miei bambini in quel gesto di guidare il braccino alzato a mimare il saluto: "Fai ciao ciao!"
La mia mamma! potrei stare ore a parlare di te e di noi e non basterebbe una vita per quanto ci sarebbe da dire e sorridere e purtroppo anche piangere, distacchi e rinunce, riabbracci e... tutto il resto.
Chissà se e quando penserai a me ti farai delle domande. Questa figlia che s'è fatta così silnziosa a cui hai visto spegnersi l'allegria, questa figlia che è diventata grande ma che ancora rimproveri perchè lo so che per una madre i figli in fondo non crescono mai.
La tua voce alta e piena di contentezza forse è la cosa tua che amo di più.
Le mattine dei giorni di festa svegliarmi ancora come da ragazza, con te che al piano di sotto intoni una delle tue canzoni napoletane preferite:

"Tu che nun chiagne e chiagnere me faie,
tu, stanotte addò staie? Voglio a te! Voglio a te!
Chist' uocchie te vonno
n' ata vota vedè! 
oppure  Rose rosse per te e quante altre con mio padre che giù dalla cantina o nel cortile ti fa da controcanto fischiettando il motivo che tu fai vibrare nell'aria di volta in volta.
Amo quell'accordo, l'ho sempre amato e forse anche un pò invidiato, quell'esempio semplice anche nel sacrificio costante che avete dimostrato sempre uniti tu e papà, ed è quello che ho sempre cercato ma con poca fortuna.
Se sono stati commessi degli errori sono stati perdonati perchè l'Amore vince su tutto e io, e noi tutti, ti amiamo tantissimo.

BUON COMPLEANNO MAMMOTTA MIA
e non fare la furbina dire che non ricordi più quanti anni compi oggi
ma meno di trenta sicuramente io ti vedo ancora come allora nella foto.

TI AMO
TI STRITOLO DI ABBRACCI
MAMMA QUANTO TI PIACE CANTARE QUESTA?
PER TE!

 








Permalink ? commenti (26)?commenti (26)(popup)
categoria : diario di bordodedichedate da ricordarebuoncompleannoa mia madreemozioni sussurrategiocofotografandoimmagini/arte/fotografia
postato da MicolForever alle ore 19:01
sabato, 05 novembre 2011





L'immagine del Grande Faber unisce due grandi realtà italiane, la Liguria e la Sardegna.
Lui genovese nato nel quartiere di Pegli con una ricca storia d'esperienze e sensibilità raccontata nei testi delle sue canzoni, un uomo di mare non poteva che scegliere di stabilirsi in un'isola nell'incantevole tenuta di Agnata verso Tempo Pausania.
De Andrè è l'immagine significante di un appello che circola da oggi su Twitter e Facebook. E' stato creato un gruppo per la raccolta di adesioni ed aiuti per le zone colpite tragicamente dalle alluvioni di questi giorni in Liguria e in particolarmodo a Genova.

http://www.facebook.com/fangosullemagliette

Mi piacerebbe con la divulgazione di quest'indirizzo contribuire con un'infinitesima parte ad aiutare una popolazione sconvolta che ha perso tutto e chi con il lutto nel cuore ha perso una famiglia. bambini che hanno provato il terrore e la peggior morte soffocate da un fango liquido portato dalla furia delle acque d'esondazione dei fiumi Fereggiano e Bisagno dopo ore di nubifragio, il mostro li ha imprigionati là dove credevano d'aver trovato rifugio, creature strappate dalle mani di una madre che credeva di proteggerle  tenendole strette a se, invece una furia devastatrice ha strappato portandosi via il loro respiro.

Come si può morire nel 2011 per un'alluvione per altro annunciata e allertata dai centri Meteo per giorni, morire in quelle strade così famigliari, che sono per chi ci vive vie abitudinarie, luoghi delle proprie residenze. dove sta casa quale tragedia scoprire che nulla è più sicuro.

Ritorna la memoria al terremoto all'Aquila, ricordo i racconti su quella casa dello studente che per giorni emetteva il suo intimo codice morse di morte, per giorni prima di quella terribile scossa del 6 aprile del 2009 alle 3.32 ha dato ragione a quei ragazzi che avevano capito, avevano denunciato, a quelli che avevano pressato per un controllo diagnostico dell'edificio che li aveva rassicurati. Loro in quelle stanze, nei loro piccoli mondi con i pochi arredi pieni delle loro storie personali, quei ragazzi non ascoltati cheper alcuni di loro la vita si è fermata a quella terribile mezz'ora dopo le 3 colti nei propri sogni di futuro.

Mi riallaccio alla tragedia ligure di ieri. L'allerta meteo non è cessata, si allarga al Piemonte e altre regioni anche se pur a zone e parte della Sardegna.
Qui piove oramai da ore, dopo giorni di vento di levante, fortissimo e caldo umido un temporale con grandinata l'ha fermato. dopo di che la pioggia.
Le strade sono deserte, forse ciò che è accaduto ai nostri connazionali un pò ci mette apprensione.
Le strade si allagano facilmente e non drenano bene. I manti stradali idrorepellenti fanno scivolare l'acqua verso le cunette, gli apparati di scolo... non abbiamo fiumi importanti nelle vicinanze ma dei torrentelli, uno è stato circa vent'anni fa praticamente sotterrato per tirar su delle villette a schiera da una cooperativa edilizia.
Io mi ricordo quel fiume, il ponte. Lo attraversavo da ragazzina per arrivare a casa di mia nonna. Quando pioveva s'ingrossava non arrivava mai a livelli massimi, ma oggi che il cemento avrebbe voluto cancellare, ci sono storie che parlano di garage e scantinati allagati proprio in quelle villette a schiera costruite sul letto di quel fiume.

Poi non dimentichiamo l'alluvione che nel dicembre del 2008 a Capoterra si portò via case intere. Un fiume improvvisamente si riappropriò del suo naturale corso.
 
Lo Stato in tutti i casi ha sempre e solo fatto promesse, non ha nemmeno dato le giuste competenze e adeguato gli Enti e Servizi per la risistemazione e bonifica dei territori colpiti.
Pochi giorni fa un appello proprio da Capoterra, proprio da quella gente che è già stata colpita in previsioni di queste precipitazioni, chiedevano la pulizia dei fiumi e canali dove da tempo non si sono fatte più manutenzioni.
Accadeva questo quando i nostri nonni o i nostri padri avevano un patto con la natura?
Io ti lavoro, ti tengo sana e tersa e tu mi restituirai in cambio il frutto del mio lavoro, il pascolo per il mio bestiame, la legna per riscaldarmi, l'acqua piovana per le mie bestie e per i miei raccolti...
Sicuro che il rispetto dell'uomo verso la natura è mancato quando l'uomo ha sentito d'essere l'onnipotente ingegnere del cemento armato. 
La speculazione edilizia. L'impatto sulla natura di urbanizzazioni selvagge. La presunzione delle classi dirigenziali e dei vertici politici sul concedere autorizzazioni imprenditoriali eludendo analisi ed indagini geofisiche e geotecniche su quei specifici territori stanno facendo collassando l'italia.
Frane, smottamenti, la vulnerabilità delle città sotto le alluvioni, e se di certo un terremoto non può essere la causa di quanto detto sopra è vero che la concausa della distruzione avviene quando in un territorio soprattutto se geologicamente è sismico che almeno siano monitorati le abitazioni dei centri abitati, che vengano costruite con i criteri antisismici e non quelle quattro boiate su sistemi pneumatici antisismici che sono pure orribili da vedere, che quelle fanno un'impatto indecoroso sulla natura solo perchè il politico di turno (non voglio fare nomi e polemiche tanto chi mi frequenta sa già come la penso e quindi lascio... anzi passo) doveva dimostrare che "qualcosa per la ricostruzione" in una di quelle che fu tra le più belle Città storiche dell'italia, L'Aquila è stata fatta.

E' una spina nel fianco personale, la mia, per l'Aquila. Perchè il mio sogno era di andarla a visitare un giorno, mi aveva particolarmente colpito la storia che fosse il Centro di quel misterioso storico ed ideologico pensiero che avesse ospitato il Santo Graal.

Una storia che non è andata sicuramente perduta, ma che le mura possono testimoniare di essere state violentate prima dall'evento sismico e poi dalla mano di quell'uomo indifferente al patrimonio culturale e storico che essa si chiude in quel cuore grande di città ferita, non solo una mano speculatrice e capace solo di dare un'immagine di quella che fu una meravigliosa città di mura orgogliose, in quelle mura vedo solo l'immagine di un uomo decadente e spero che il buon Dio abbia misericordia delle sue miserie umane e di tutti i morti che si porta in quella coscienza che non ha.
 
Meglio il buon Faber.
Genova è una città generosa di talento, forza ed orgoglio. Si risolleverà. Con grande sacrificio ma ce la farà.
Spero che un'unica forza aiuti quella gente che in queste ore piange per non avere neppure un letto dove dormire o da mangiare per i propri figli.
In queste tragedie l'uomo, quello normale, quello che ha conosciuto il sacrificio e il dolore si fa in due, in tre e in quattro, si divide in tarti parti per dare se stesso in missioni d'aiuto verso i propri simili.
Per ricordare fra queste righe anche il sacrificio del volontario Sandro Usai di appena 40 anni, un eroe anche nostro che abbraccio, fratello nato in questa Terra che un giorno lo lasciò andar via come madre compassionevole perchè lui avesse l'opportunità di crearsi un futuro in quel confine di mare ligure. Così non è stato ma il coraggio della sua missione si è compiuto lasciando che il mare lo restituisse assieme a lacrime ed orgoglio.

Meglio Faber con le mani sporche di fango che un Cavaliere con l'elmetto da pompiere!

IL MIO ABBRACCIO A TUTTI I LIGURI A TUTTI I TOSCANI A TUTTI GLI ABRUZZESI A TUTTI COLORO CHE SOFFRONO IMPOTENTI PAGANDO UN GROSSO PREZZO CON LA VITA DEI SUOI UOMINI.

IO VI AMO!

mic
GENOVA O4/11/2011

 
p.s.
qualcuno mi conforti per favore.
Ho scritto il post ma poi per scrupolo sono andata a verificare se la foto in questione sia effettivamente un ritratto di Fabrizio de Andrè, dopo diverse googolate d'immagine questa pubblicata qui e sul profilo del gruppo: fango sulle magliette di FB, non appare.
Condizionata dal pensiero che Faber è più volte citato e accostato per l'esperienza dell'alluvione in liguria del '70 e per il grande amore per la sua terra d'origine ho valutato istintivamente che quello fosse lui.
Se ciò non corrispondesse al vero sono pronta a correggere il mio "pezzo".
Grazie a chi vorrà rispondere.






 
Permalink ? commenti (17)?commenti (17)(popup)
categoria : diario di bordodedichedate da ricordarecriminialluvioni liguria
postato da MicolForever alle ore 11:19
venerdì, 28 ottobre 2011



Mi sto analizzando.
Rifletto.
Quando sono un fiume in piena di parole.
Quando non ho più parole per essere fiume.
Difficile trovare un'unica definizione che racchiuda tutti i miei stati d'animo.
Nonostante l'allenamento ogni nuovo giorno mi trova impreparata ad affrontarlo.
Non sento più la vita e ogni mio sogno come eretico è stato condannato al rogo.
Corpo e mente abbandonati a se stessi senza che uno mano pietosa
togli la polvere del tempo delle mancate carezze.
Di quanto tempo stiamo parlando? Ho perso il conto e la memoria.

L'età sta portando via tante cose e mi regala mani di fatica, filo spinato di rughe e rimpianto. Non ho più nessuna chance. 
Avete per caso sentito un rumore d'alti e bassi di cocci in frantumi?
E' andata distrutta quella donna di porcellana che sono stata.
Mic © 
^A^


Permalink ? commenti (37)?commenti (37)(popup)
categoria : diario di bordodedichegiocofotografandoimmagini/arte/fotografia
postato da MicolForever alle ore 11:55
domenica, 23 ottobre 2011

postato da MicolForever alle ore 22:08
venerdì, 21 ottobre 2011

Serrata dalla malinconia
questa voce che non ascolti
che non è piume
per esserti cuscino
e spingere il volo dei tuoi sogni .

Micol©









 
Permalink ? commenti (16)?commenti (16)(popup)
categoria : dedichenon è poesiaemozioni sussurratepoeta màs pequenamusica per sempre musicapiccole frasi di una donna in apper piano solo
1 2 3 4 5 6 7 8 9 ...

Image and video hosting by TinyPic


Nessun commento: